parole/words

di Pablo Echaurren

La materia prevede che esista un/’antimateria composta di antiparticelle bricconcelle che quando s’incontrano con le loro parenti sorelle positive generano tensioni radioattive, mesoni, raggi gamma, un vero putiferio della madonna che ti spedisce veloce verso il nulla. Figuriamoci perciò se l’arte non deve mettere nel conto l¹esistenza di una non-arte, una nona gioiosa posizione di autosospenzione, di autoesclusione dal Giardino del Giudizio Critico, dal Paradiso Analitico Ada-mitico che scodella a getto continuo giovani di tendenza, scalpitanti ai pali della partenza di una carriera foriera di allori, di onori, di paroloni, di pannoloni contro l¹incontinenza dell’ego che del resto del mondo me ne frego. Raimondo Del Prete e Franco Santini hanno i cognomi talmente altamente binari complementari, con jin & jang equamente miscelati e portati a livelli stellari, da aver dato vita alla bollata ditta di arte postale ‘I Santini del Prete’. Essi sono dei veri fieri ferrovieri, autentici esercitanti in divisa d’ordinanza, fischietto (Raimondo è capostazione), martelletto (Franco è capo tecnico verifica sicurezza) e biglietto di viaggio omaggio, i quali si attribuiscono compiti speciali di intervento per il superamento dello steccato che tiene separato il cittadino normale dall¹artista fenomenale selezionato per l’ammissione al padiglione coglione della Biennale del Canal Banal Grande come il glande che se lo inchiappetta. Con la loro stessa presenza aboliscono ogni distanza tra specialismo e eclettismo. In alta uniforme ferrotranviaria hanno sfilato in diverse manifestazioni a carattere di rovescio della medaglia, di non-arte dunque, sventolando il loro stendardo assai gagliardo che reca scritto ‘Multiplicité Creativité Solidarieté’ oppure ‘Somaro chi non conosce la differenza tra un artista e un ferroviere’. E sempre in perfetto orario, contrariamente alla loro azienda di riferimento, all’abitudine invalsa del ritardo cronico in uso presso le ferrovie dello Stato depresso in cui versa la nostra rete di ferrotrazione degna di un¹onorata meritata rottamazione. Per questo e altro sono stati insigniti dell’Ordine Patafisico della Giduglia e nominati Reggenti alla Cattedra di Clonazione Ferroviaria. In quanto mail-performer il loro lavoro parallelo cade a fagiolo, in perfetta coincidenza tra mezzo di trasporto (il treno), medium di supporto (la lettera) e tipo di rapporto (lo scambio, epistolare e/o veicolare). Quello che auspicano è una democrazia diretta, rapida, accelerata, intercity, una concezione allargata e partecipata. E’ più difficile che un ferroviere entri nel regno dei cieli dei cimeli museali o che un artista professionista passi il concorso delle F.S. e diriga una stazione, una postazione di controllo per una sicura frenatura? Io opto per la seconda, comunque ai post-eri l¹ardua sentenza.L’uomo saggio e consapevole riconosce l’arte in rarissime cose e/o situazioni, tutto il resto è Non-Arte. L’uomo consapevole e saggio riconosce l’arte in tutti gli oggetti o/e le manifestazioni dell’universo, pertanto la Non-Arte è perla rarissima. (Ipse dixit et non pinxit).
incontro con Pablo Echaurren alla Galleria Mascherino

incontro con Pablo Echaurren alla Galleria Mascherino

by Vittore Baroni

Who Are I Santini Del Prete And Why Do They Always Dress As Railwaymen? by Vittore Baroni Like a hybridization between Abbott and Costello and Gilbert & George, Franco Santini and Raimondo Del Prete have merged into an indivisible two-headed entity called I Santini Del Prete. This joint company name has a lovely built in … Leggi tutto by Vittore Baroni

di Pablo Echaurren

La materia prevede che esista un/’antimateria composta di antiparticelle bricconcelle che quando s’incontrano con le loro parenti sorelle positive generano tensioni radioattive, mesoni, raggi gamma, un vero putiferio della madonna che ti spedisce veloce verso il nulla. Figuriamoci perciò se l’arte non deve mettere nel conto l¹esistenza di una non-arte, una nona gioiosa posizione di … Leggi tutto di Pablo Echaurren

di Raffaello Becucci

Raffaello Becucci nella Stueva a Prato Ammettono di essere figli di uno stipendio fisso. Si sentono parte di un sistema sociale, di un ruolo riconoscibile grazie all’uniforme che indossano giornalmente. Due amici nella vita e nel lavoro hanno deciso, per un caso del destino che non sempre si spiega, di unirsi in un gioco creativo. … Leggi tutto di Raffaello Becucci

di Barbara Martusciello

I SANTINI DEL PRETE E L’ARTE DEI TAROCCHI Per inquadrare criticamente I Santini Del Prete bisogna partire dall’inizio: in treno. La frase non è scelta accidentalmente perché, guarda caso, i Santini Del Prete con i treni hanno un legame stretto, oltre che tra di loro… ma andiamo per ordine. Il livornese Franco Santini e il … Leggi tutto di Barbara Martusciello

di Angelo Baj

I Santini Del Prete Giocano o sono seri? Artisti o ferrovieri? Mentono o dicono il vero? L’abito fa il monaco? e la monaca? Pare proprio che mentano come il famoso Cretese che affermava che tutti i cretesi mentono. Fortunatamente le FS, diventando S.p.A., ci hanno aiutato a smascherarli (ma solo in parte): col nuovo corso … Leggi tutto di Angelo Baj

di Angelo Bianco Chiaromonte

I SANTINI DEL PRETE ALLO S.T.A.P. Nella risoluzione di un lavoro devono essere superati i linguaggi culturali, sociali, filosofici.             Haim Steimbach E’ lì, lo spazio è lì e puoi sentirlo.                                             … Leggi tutto di Angelo Bianco Chiaromonte

di Bruno Sullo

1. Due ferrovieri provenienti da luoghi molto distanti; due persone dai cognomi curiosamente complementari; due amici coinvolti in uno stesso bisogno di creatività; due esperienze e mentalità gettate in un potente miscelatore; infine il progetto, semplice e complesso, di un’infinita contaminazione tra vita ed arte e di una ricerca inesausta di artisticità diffusa: tutto ciò … Leggi tutto di Bruno Sullo

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